venerdì 24 ottobre 2014
giovedì 23 ottobre 2014
mercoledì 22 ottobre 2014
martedì 21 ottobre 2014
Deva Kayne Photography
a pranzo alla Galleria Sordi con la famosissima fotografa Deva Kayne in visita a Roma, non mi ha voluto fare l'autografo perché dice che quello è per gli sconosciuti
"tu invece..."
lunedì 20 ottobre 2014
domenica 19 ottobre 2014
sabato 18 ottobre 2014
la Circolare di Senofonte
Prendiamo atto dell'ostruzionismo del Ministro Alfano sulla questione dei matrimoni omosessuali e ricordiamo allo stesso che è la regolamentazione giuridica che deve adattarsi all'uomo, non viceversa.
Il matrimonio omosessuale è stato legalizzato in alcuni paesi come il Canada, il Sud Africa, la Svezia, la Francia, l'Argentina, persino in alcuni stati come la California, New York, il Massachussets, il Colorado o il Vermont. In altri paesi ci sono regolamentazioni di unioni civili e in altri ancora, come il Messico, il riconoscimento di matrimoni registrati all'estero.
Nei primi giorni di Ottobre, il Ministro Alfano ha annunciato una circolare che avrebbe imposto ai sindaci dei comuni italiani la cancellazione delle trascrizioni anagrafiche dei matrimoni registrati all'estero. Da qui ne è scaturito un ostruzionismo quasi totale e in alcuni casi, come Bologna, molto sentito. Persino il Sindaco di Roma Marino, il 18 Ottobre registra sedici matrimoni omosessuali nella Sala della Protomoteca, per dare un segnale forte che qualcosa deve esser fatta.
La legislazione è infatti carente in merito e dunque non sono previste regolamentazioni tra coppie dello stesso sesso. Questo però non può essere sufficiente per dar adito ad illegalità, perché se è vero che la mancanza di norme secondo Senofonte, è qualcosa di illegale, la mancanza stessa è già di per sé indice di una necessità sociale che attende un'adeguata regolamentazione. Se non vi fosse questa necessità, non se ne evidenzierebbe la mancanza.
E come si può vietare dunque qualcosa che ancora non esiste? La registrazione sembrerebbe dunque del tutto lecita, in quanto non si fa altro che sancire all'anagrafe un'unione avvenuta altrove. Di certo, nel rispetto della legge, non se ne celebrerà l'unione in Italia, ma come abbiamo imparato, è solo questione di tempo.
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